domenica 29 luglio 2012

Agro Hirpus


Il blog Hirpus, data la grave situazione in cui versa l’agricoltura irpina e l’ambiente dell’intera provincia in generale, ritiene opportuno contribuire alla risoluzione dei suddetti problemi promuovendo una propria iniziativa denominata Agro Hirpus.

La presente iniziativa si pone i seguenti obiettivi:

1) difendere e promuovere l’agricoltura biologica autoctona;

2) difendere e promuovere l’ambiente del territorio provinciale.

Questi due obiettivi si ritiene che si possano perseguire, oltre che con una ferrea e costante denuncia di tutti i casi che minacciano la salubrità dell’ambiente della provincia e le colture praticate in Irpinia, in particolar modo promuovendo tutta quella serie di iniziative capaci nei fatti di difendere e accrescere la qualità dell’agricoltura e dell’ambiente della nostra terra.

È inevitabile, perseguendo realmente i succitati obiettivi, la totale opposizione alla disumanità che ha condotto la nostra agricoltura e il nostro ambiente all’attuale stato di degrado. Ne consegue che l’unico modo opportuno di procedere sia quello di rispettare la logica propria della natura dell’essere umano, caratterizzata dalla necessità di rispondere ai bisogni di identità, di solidarietà e soprattutto di libertà in maniera autentica, perché tale modalità permetterà di costruire un’effettiva armonia con l’ambiente che ospita gli esseri umani.

Quindi, ciò comporta l’estraniarsi da qualsiasi compromesso con la logica disumana e i suoi agenti, una logica che è fondata sulle colonne della falsità e della violenza, maniacalmente affetta dalla sindrome del controllo a tutti i costi, producendo i risultati che oggi sono dinanzi a tutti, in particolar modo si pensi alle tecniche di manipolazione genetica, all’uso di pesticidi e alle famigerate scie anomale (più comunemente conosciute come scie chimiche).

Inoltre, è necessario estraniarsi dal compromesso con enti pubblici e privati che sono espressione di disumanità, tentando di formare nuovi aggregati di cittadini irpini che puntino, allora volta, alla formazione di enti con una forte prerogativa umanista nel raggiungere gli obiettivi che qui si pone Agro Hirpus

domenica 22 luglio 2012

Borsellino ucciso dalla “trattativa tra massoni”


Continuare ad insistere che dopo venti anni dall’attentato di via D’Amelio non ci sia ancora ufficialmente un perché a quella strage è francamente inaccettabile. Nonostante i fatti inerenti le trattative tra lo Stato e la mafia dei primi anni Novanta abbiano ampiamente accertato quanto sia accaduto, tutti gli attori che oggi sono impegnati a commemorare la scomparsa di Paolo Borsellino operano per seppellire una verità che da anni ormai si è affermata con forza.

Parenti di Borsellino, associazioni che dicono di opporsi alla mafia, ma che promuovono la logica massonica, i politici e gli stessi magistrati sono oggi tutti indaffarati a nascondere il perché Paolo Borsellino è stato ucciso, e soprattutto da chi, chi sono stati i reali mandanti di quella ennesima strage all’italiana.
L’accusa è certamente grave, ma è supportata, come sempre da fatti, da atti ufficiali, nello specifico ci si riferisce alle denunce presentate dal Generale Antonio Pappalardo che sono cadute più volte nel vuoto, letteralmente ignorate dalla magistratura.

Eppure, Pappalardo ha delle cose interessanti da dire, quelle del Generale potrebbero essere delle dichiarazioni estremamente rilevanti ai fini dell’inchiesta sulla trattativa tra Stato e mafia, e del collegamento tra quest’ultima e la strage di via D’Amelio; e ancor più interessante sarebbero sicuramente i legami che emergerebbero tra mafiosi, politici e massoni nostrani e internazionali.
A tal proposito, proponiamo le dichiarazioni del Generale dell’Arma (nel video presente in questo articolo che si consiglia di ascoltare per intero), in cui riporta la sua vicenda personale degli anni delle stragi, gli impliciti legami massonici tra i vari organi dello Stato, e in maniera molto esplicita che Borsellino fu ucciso perché si oppose a quella che oggi è ufficialmente definita la “presunta trattativa tra Stato e mafia”.


Si potrebbe rispettare la memoria di una persona come Borsellino evitando tante chiacchiere inutili ed ipocrite, tante manifestazioni vuote, e soprattutto iniziando ad abbandonare quei atteggiamenti disumani a cui si è tanto abituati, affrancandosi dalla logica del compromesso, cacciando la testa dalla sabbia, finendo di fare le pecore, i caporali e provare ad essere ciò che semplicemente si è: degli esseri umani; ma per farlo bisogna avere il coraggio che ha dimostrato Paolo Borsellino!
Hirpus

Intimidazioni inutili!


La denuncia di quanto in realtà accade in merito al fenomeno del cinipide del castagno in Irpinia ha prodotto delle conseguenze abbastanza serie. Nello specifico ci si riferisce al fatto, di natura sicuramente “casuale” com' è consuetudine in questi casi, che alcuni giorni dopo la pubblicazione dell’articolo in questione, il fondo di proprietà della famiglia di chi scrive, nel quale da alcuni anni si sta lavorando per tentare di sviluppare un frutteto di castagni di nuova concezione, sia stato oggetto dell’ennesimo incendio doloso.

Tre anni di lavoro e migliaia di euro sono andati letteralmente in fumo, solo perché chi è protagonista  della truffa del cinipide non poteva che rispondere com’è più consono alla propria natura disumana.
L’atto criminale ha prodotto allo stesso tempo un doppio danno, perché non solo ha bruciato migliaia di metri quadri di terreno montano già coltivato con nuove piantine di castagno, ma ha anche inferto un duro colpo ad un progetto che ha intenzione di costruire una reale alternativa all’attuale gestione camorrista della coltura del castagno in Irpinia.

Ma nonostante i danni prodotti, queste intimidazioni non interromperanno l’attività di denuncia di questo blog, né tanto meno fermeranno il progetto poc’anzi citato.

A dispetto di quanto sostengono in molti, chi tenta di portare avanti iniziative di questo tipo non si arrende davanti agli ostacoli, perché abituato a scavalcarli e ad andare avanti.
Tentare di costruire delle alternative, serie, che siano autentiche implica necessariamente fare i conti con una struttura e relativi tirapiedi che si opporranno in tutti i modi possibili ed immaginabili; quindi si è messo già in conto le reazioni dei disumani.

Il continuo aggravarsi della situazione, sia in generale riferendosi al sistema sociale nel suo complesso e sia nel particolare riferendosi all’ambito agricolo-ambientale irpino, determina la giusta reazione ad opporsi a tutto ciò e a continuare ad andare avanti e ad insistere, perché convinti dell’umana bontà della propria azione!

Hirpus